DOTTRINE ED ERESIE DELLA CHIESA CATTOLICA


Replying to LA SALVEZZA è MEDIANTE LA SOLA FEDE O MEDIANTE LA FEDE PIù LE OPERE?

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  1. Posted 19/8/2011, 20:58
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    Siamo salvati soltanto credendo in Gesù o dobbiamo credere in Gesù e fare certe cose? La domanda della sola fede o della fede più le opere è resa difficile da alcuni passi biblici difficili da conciliare. Confronta Romani 3:28, 5:1 e Galati 3:24 con Giacomo 2:24. Alcuni vedono una differenza fra Paolo (la salvezza è per sola fede) e Giacomo (la salvezza è per fede più le opere). In realtà, Paolo e Giacomo non erano affatto in disaccordo. L’unico punto di dissenso, secondo alcuni, riguarda il rapporto tra la fede e le opere. Paolo afferma dogmaticamente che la giustificazione è per sola fede (Efesini 2:8-9), mentre Giacomo sembra stare dicendo che la giustificazione è mediante la fede più le opere. Questo apparente dilemma viene risolto esaminando di cosa sta parlando esattamente Giacomo, il quale sta confutando la dottrina secondo cui una persona può avere fede senza produrre alcuna opera buona (Giacomo 2:17-18). Giacomo sta sottolineando il punto che la fede genuina in Cristo produrrà una vita cambiata e le buone opere (Giacomo 2:20-26). Giacomo non sta dicendo che la giustificazione sia mediante la fede più le opere, ma piuttosto che una persona che è davvero giustificata per fede avrà delle buone opere nella sua vita. Se una persona afferma di essere credente, ma non ha alcuna opera buona nella sua vita, allora è probabile che non abbia la fede genuina in Cristo (Giacomo 2:14, 17, 20, 26).



    Paolo dice la stessa cosa nei suoi scritti. I buoni frutti che i credenti dovrebbero avere nella loro vita sono elencati in Galati 5:22-23. Immediatamente dopo averci detto che siamo salvati per fede, non per opere (Efesini 2:8-9), Paolo ci informa che siamo stati creati per fare le buone opere (Efesini 2:10). Paolo si aspetta una vita cambiata esattamente come se l’aspetta Giacomo: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17)! Giacomo e Paolo non sono in disaccordo nel loro insegnamento sulla salvezza. Essi affrontano lo stesso argomento da prospettive diverse. Paolo ha messo semplicemente in rilievo che la giustificazione è per sola fede, mentre Giacomo ha sottolineato il fatto che la fede in Cristo produce le buone opere.


    Giacomo, il fratello del Signore, ha scritto:


    "Abramo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì il suo figliuolo Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la sua fede fu resa compiuta; e così fu adempiuta la Scrittura che dice: E Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Voi vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto"


    SPIEGAZIONE DELLE PAROLE DI GIACOMO SUL VALORE DELLE BUONE OPERE

    Innanzi tutto, a chi stava scrivendo Giacomo? A dei credenti (verso 2:1), a persone che avevano già creduto nel sacrificio di Gesù, e che quindi erano giustificati e salvati per fede. Si noti che Giacomo non ha detto affatto che la salvezza si ottiene mediante le opere o che l'uomo peccatore viene perdonato o riceve la vita eterna in virtù delle sue opere buone; attribuire questo significato alle sue parole significherebbe dire che Giacomo aveva sovvertito l'Evangelo perché costringeva i Gentili a giudaizzare.

    Infatti:

    L'uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù"



    Perché allora Giacomo disse "per opere e non per fede soltanto"? Perché alcuni di quei credenti a cui stava scrivendo, pur avendo fede in Gesù, rifiutavano di compiere le opere buone, pensando che la loro fede sarebbe stata sufficiente. Così, invece di vivere una vita di fede sincera, si limitavano a dire di credere, e al tempo stesso anziché fare il bene vivevano nel peccato (si legga Giacomo 4:1-4).


    L'uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù".


    Efesini 2:8-10 è ancora più chiaro:


    Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo."


    Dunque, la Bibbia dice chiaramente che:

    ■si può essere salvati solo per grazia, mediante la fede in ciò che Gesù ha fatto per noi sulla croce;

    ■la salvezza non è assolutamente per opere;

    ■come conseguenza della salvezza, dobbiamo portare come frutto le opere buone che Dio stesso ha preparato perché le pratichiamo;

    ■la nostra salvezza deve essere basata unicamente sul sacrificio di Gesù per ciascuno di noi, senza i nostri meriti personali; l'apostolo esprimeva bene l'idea di salvezza che ogni credente deve avere: "di essere trovato in Lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede", Filippesi 3:9).


    Infatti, sebbene le buone opere sono una cosa spontanea per un cristiano, non dobbiamo commettere l'errore di basarci in qualche misura sull'osservanza delle opere per la nostra salvezza, altrimenti per quanto ci riguarda Cristo è morto inutilmente:


    Se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede? Siete così insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne?"(Galati 2:21-3:2)



    Riassumendo, se diciamo di credere e poi viviamo come prima, secondo la carne, senza portare frutto al Signore, la realtà della nostra fede è in dubbio; il peccatore che accetta Gesù come suo salvatore, viene salvato e riceve una nuova vita e una nuova natura: "nasce di nuovo". Tutte le sue priorità cambiano immediatamente, i suoi desideri sono volti al Signore, il suo cuore si strugge per far conoscere agli altri l'amore di Dio per loro... la vera fede produce tutto questo. "Quello che vale è la fede operante per mezzo dell'amore" (Galati 5:6).



    La vera fede ci spinge ad operare, guidati dall'amore del Signore. La fede morta invece è la fede dei tanti che dicono di credere in Dio, ma vivono la loro vita come se Dio non esistesse.

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